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Mac Pro – le novità
28 Lug
I nuovi Mac Pro hanno nuovi processori Xeon capaci di offrire fino a 12 nuclei fisici e 24 virtuali. Andiamo alla scoperta di tutte le configurazioni delle CPU e delle loro caratteristiche tecniche e anche delle specifiche delle schede grafiche ATI.
Apple per il mondo professionale da quanto è passata ad Intel sceglie processori di fascia elevata, parte dell’offerta Xeon che significa garanzia di prestazioni al top e capacità di fare fronte a compiti molto gravosi. È stato così anche in occasione del rinnovo dei Mac Pro che non smentiscono la tradizione e si presentano con una serie di opzioni build to order capaci di portare ad un livello molto elevato le prestazioni in campi critici come video editing, calcoli matematici, rendering e 3 D in genere.
La più impressionante delle configurazioni è sicuramente quella offerta in opzione con i Mac Pro 8 Core. Spendendo una cifra congrua (e per ora non ancora specificata) al posto dei dei due Quad-Core Intel Xeon E5620 da 2,4 GHz, si possono avere due X5670. Si tratta di componenti con sei nuclei di calcolo ciascuno per 12 thread contemporanei che con Turbo Boost possono arrivare a 3,33 GHz; sfruttando l’Hyperthreading i chip Intel sono in grado di operare come se avessero 24 nuclei di calcolo virtuali. Questi processori della serie Westmere dotati di 12 MB di cache hanno litografia a 32 nanometri, la più avanzata oggi sul mercato. Secondo i benchmarks Apple, un Mac Pro con due processori Xeon E X5670 è più veloce del 30% nell’output di memoria rispetto ai precedenti modelli con 8 nuclei; alla stessa velocità di clock, fa segnare un risultato 1.2X in SPECfp_rate_base2006 e di 1.3 volte in SPECint_rate_base2006. In Maxwell Render 2.0.3. Benchwell render il risultato è di 1.5X in Modo 401. 3D rendering di 1.3X e in Cinebench 11.5 (rendering multiprocessore) di 1.5X.
I Quad-Core Intel Xeon E5620 da 2,4 GHz possono essere configurati anche con degli Xeon 5650. Si tratta di processori della stessa classe dei 5670 da cui si differenziano per la velocità del clock di 2,66 GHz (Turbo a 3,06 GHz) e null’altro. Anche qui abbiamo 12 nuclei fisici che diventano 24 virtuali grazie ad Hyperthreading.
Il processore base, il più volte citato Quad-Core Intel Xeon E5620, ha quattro nuclei (per un totale di 8 fisici e 16 virtuali visto che stiamo parlando sempre di due processori con Hyperthreading), velocità del clock di 2,4 GHz e frequenza Turbo Boost di 2,66 GHz.
La differenza sta anche nei costi. L’Intel Xeon E5620 costa 387 dollari, l’E5620 costa 996 dollari il modello top X5670 costa ben 1440$. Visto che stiamo parlando di due processori per macchina chi vorrà configurare al top il suo hardware dovrà prevedibilmente sborsare una cifra non indifferente visto che la sola differenza di costo dei processori “in fabbrica” è di circa 2100$.
I modelli di fascia più bassa, quelli dotati di un solo processore, hanno un Quad-Core Intel Xeon W3530. Si tratta di un quattro nuclei (con 8 virtuali sempre grazie da Hyperthreading) con velocità di clock da 2,8 GHz e Turbo Boost a 3,06 GHz. Nonostante questo processore sia stato lanciato recentemente (inizio 2010) non è un Westemere ma un Bloomfield con litografia da 45 nanometri e 8 MB di cache. In opzione si può avere un W3565 un altro processore Bloomfield da 4 nuclei fisici ma con velocità di clock fino a 3,2 GHz (Turbo Boost a 3,46 GHz). Al top per i singolo processore troviamo un 6 nuclei di calcolo da 3,33 GHz (Turbo Boost a 3,6 GHz); si tratta del W3680, un processore del tutto diverso dai W3530 e dai W3565, è infatti un Westemere (come quelli dei dual processor) con 12 MB di Cache e capace di 12 thread virtuali invece che 8.
Anche qui i prezzi in opzione non sono dichiarati, ma la differenza di prezzo dei processori lascia immaginare una sensibile differenza se si vorranno configurare i singoli processore per renderli più potenti. Si va dai 294$ del modello base ai 999$ del W3530 passando per i 562 del modello W35365.
Le schede grafiche sono, come noto, due ATI: come standard le macchine offrono la ATI Radeon HD 5770 mentre in opzione c’è l’ ATI Radeon HD 5870.
La ATI Radeon HD 5770, lanciata lo scorso autunno con il nome in codice di Juniper XT è una scheda di fascia entry level con un processore principale da 850 MHz, clock di memoria GDDR5 da 1,2 GHz per un totale di 1 GB, banda di memoria da 76,8 GB/sec capace di un throughput in poligoni di 850 milioni, un Texel fill rate da 34 Gigatexels/sec, Pixel fill rate da 13.6 Gigapixels/sec, Anti-aliased pixel fill rate da 54.4 Gigasamples/sec. Le prestazioni come accennato sono da scheda grafica di fascia entry level, ma Apple consente di abbinarne due nella stessa macchina.
Chi vuole prestazioni più elevate può ordinare la Radeon HD 5870, una scheda di fascia decisamente più alta. Il processo litografico è lo stesso della HD 5770 (40 nanometri) ma sul doppio dei transistor (2,15 miliardi contro 1.06 miliardi), il doppio delle unità textures (80 contro 40), 1600 Unità processore Stream contro 800 e 32 unità colore ROP contro 16. Pur a fronte della stessa velocità del clock principale e del clock di memoria e la stessa quantità di memoria GDDR5, la Radeon HD 5770 ha una banda di memoria di 153.6 GB/sec, un Texel fill rate da 68 Gigatexels/sec, un Pixel fill rate da 27.2 Gigapixels/sec, Anti-aliased pixel fill rate da 108.8 Gigasamples/sec.
Tech&Hack
Nuovi iMac – ecco le novità
28 Lug
I nuovi iMac abbandonano definitivamente i processori Core 2 Duo e anche la grafica integrata. Ecco tutte le specifiche più salienti dei nuovi processori Intel Core i3, Core i5 e Core i7 e anche delle nuove schede video.
Con la nuova generazione gli iMac abbandonano completamente i processori della generazione precedente Core 2 Duo per offrire le nuove CPU Intel della serie Core i3, Core i5 e Core i7 prima disponibili solo sugli iMac più potenti. Il cambiamento radicale consiste nella architettura interna del processore indicata con il nome Nehalem: gli ingegneri Intel hanno migliorato i percorsi delle informazioni e i canali di calcolo che a ogni nuova generazione diventano più efficienti, in grado di trattare più dati a parità di cicli di clock.
Tra le novità che più influiscono sulle prestazioni erogate ricordiamo l’integrazione della memoria Smart Cache e del controller di memoria integrato direttamente nel processore. Si tratta di processori a 64bit che non solo possono sfruttare memorie RAM più veloci rispetto alla generazione precedente, fino alle DDR3 a 1333MHz, ma anche dotati di canali di comunicazione in grado di sostenere flussi consistenti di dati su die direzioni, superando così i cosiddetti colli di bottiglia presenti nelle architetture precedenti.
Il processore di partenza ora diventa l’Intel Core i3 utilizzato da Apple in due versioni: il Core i3-540 con frequenza di 3,06GHz e poi il modello Core i3-550 con frequenza di 3,2GHz. Si tratta di processori dual core dotati di tecnologia Hyper Threading, questo significa che il sistema vede complessivamente 4 core virtuali. Vale la pena notare che i modelli Core i3 così come le CPU Core i5 integrano tutti il processore grafico Intel HD realizzato a 45 nanometri. La frequenza di base del processore video è di 733MHz, mentre le prestazioni grafiche offerte risultano sensibilmente inferiori rispetto alle schede video discrete ora presenti in ogni modello di iMac. Solo con una prova diretta dei nuovi iMac sarà possibile verificare se il processore video Intel integrato nel die della CPU è stato disattivato oppure se rimane a disposizione del sistema per una sorta di modalità a basso consumo energetico.
Prima di passare in esame i dettagli dei Core i5 adottati da Apple riportiamo alcune delle specifiche tecniche salienti dei Core i3 tra cui ricordiamo la cache di 4MB, il Thermal Design Power di 73Watt, il processo di costruzione a 32 nanometri, comune a tutti i processore della famiglia Intel iX Core. Vale la pena tenere infine presente che i processori Intel Core i3-540 da 3,06 GHz e anche il modello Intel Core i3-550 da 3,2GHz non offrono la tecnologia Intel Turbo Boost che nei processori di fascia più alta permette di incrementare il clock della CPU quando i due core non sono sfruttati al massimo.
I processori Intel di iMac di fascia media
Per l’iMac di fascia media da 21,5″ e anche per il modello da 27″ di base è possibile sostituire il processore Intel Core i3 da 3,2GHz con la CPU Intel Core i5 con 3,6GHz di frequenza, un upgrade che in entrambi i casi costa 180 euro. Si tratta del modello Core i5-680 che oltre alle specifiche di architettura e le tecnologie Intel integrate viste per i modelli precedenti, offre anche il Turbo Boost per raggiungere la velocità massima di 3,86GHz quando almeno uno dei due core non è utilizzato appieno. Anche qui le specifiche Intel indicano la presenza di un processore video Intel HD integrato costruito a 45 nanometri e integrato nel die della CPU che invece è costruita a 32 nanometri.
I processori di iMac 27″ top di gamma
L’ultima accoppiata di processori Intel è per l’iMac da 27″ top di gamma che offre di serie la CPU intel Core i5 da 2,8GHz e come opzione in fase di acquisto, con sovrapprezzo di 180 euro il modello Intel Core i7 da 2,93GHz. Si tratta in entrambi i casi di CPU quad core, a differenza di tutti i precedenti esaminati che sono dual core.
Il processore Intel Core i5-760 funziona a 2,8GHz ed è in grado di raggiungere la frequenza di 3,33GHz in Turbo Boost. Qui la memoria Smart Cache sale a 8MB: non è però presente la tecnologia Hyper Threading così il numero dei core visti dal sistema equivale ai core reali integrati nella CPU. Il Thermal Design Powert è di 95Watt, quindi sensibilmente superiore rispetto ai processori visti fino a questo punto ma idoneo per l’integrazione nel più grande e ventilato Mac da 27″. Secondo le specifiche Intel questa CPU è realizzata a 45nanometri e non a 32 come i processori precedenti.
Stesso processo costruttivo a 45 nanometri e anche stesso Thermal Design Power per il processore top opzionale negli iMac 27 pollici. Apple indica semplicemente Intel Core i7 da 2,93GHz: nel catalogo Intel i processori che rientrano in queste specifiche sono ben 3. Il modello Core i7-940 può essere scartato per un Thermal Design Power di ben 130Watt, non ideale per l’integrazione in iMac, mentre gli altri due modelli sono il Core i7-875K e la versione Intel Core i7-870. Questi ultimi due processori sono sostanzialmente identici: si tratta di processori quad core dotati di Hyper Threading in grado di funzionare alla frequenza di 3,6GHz in Turbo Boost. Il modello Intel Core i7-875K offre però un moltiplicatore di clock non bloccato ed è proposto ad un prezzo sensibilmente più elevato (342 dollari contro i 294 della versione i7-870). Si tratta in pratica della stessa versione del processore indirizzata agli smanettoni PC che possono modificare il clock della CPU per portare al massimo le prestazioni senza troppe complicazioni.
Una sguardo alle schede video
Con i nuovi iMac scompaiono le schede video integrate nel chipset: Apple adotta anche per il modello base la scheda video discreta ATI Radeon 4670 con 256MB di RAM. L’upgrade di processore e scheda video si riflette sul prezzo: il nuovo iMac è disponibile a partire da 1.199 euro. Questa scheda video nel mondo dei PC e dei giocatori era considerata di fascia mainstream fin dal lancio nel 2008. Oggi rappresenta una valida alternativa alla GPU integrata dei Mac precedenti: integra 320 stream processor, filtro anisotropico e anti-aliasing 4x per riprodurre scenari e immagini 3D con contorni definiti e privi del fastidioso effetto di scalettatura.
Per i videogiocatori le schede video più interessanti, più recenti e potenti si trovano sugli iMac di fascia superiore con ATI Radeon HD 5670 con 512MB di RAM per iMac 21,5 e 27″ di fascia media, infine con ATI Radeon HD 5750 con 1GB di memoria sul modello top da 27. Entrambi i processori sono realizzati con processo a 40 nanometri: il modello HD 5670 funziona alla frequenza di 775MHz ed integra 400 stream processor. Il processore più recente e potente invece funziona a un clock leggermente inferiore, 700MHz contro 775Mhz, ma integra un numero di stream processor quasi doppio: ben 720 contro i 400 del modello HD 5670. Il salto prestazionale più consistente è quindi tra la scheda video dell’iMac di base e tutti i modelli successivi: gli utenti che intendono acquistare un nuovo iMac e sono interessati ai giochi, dovrebbero prendere in considerazione almeno l’iMac da 21,5″ di fascia media.
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