Post con tag foxconn
Un altro incendio negli stabilimenti Foxconn
28 Set
Ieri un altro incendio ha colpito gli stabilimenti della Foxconn di Shandong in Cina, questo è il secondo incendio che segue quello accaduto qualche mese fa.
Da settembre le Foxconn produrrà gli iPad anche in Brasile
19 Giu
In base a quanto dichiarato dal Ministro per la Scienza e la Tecnologia,Foxconn inizierà la produzione di iPad in Brasile sa settembre. Il Ministro Aloízio Mercadante sostiene che Apple aveva previsto di iniziare la produzione del nuovo tablet già dalla fine del mese di luglio, posticipando successivamente l’inizio dei lavori per alla fine di agosto/inizio di settembre. Il ritardo è stato causato da una serie di imprevisti sulla realizzazione degli impianti, oltre alla mancanza di manodopera qualificata sul territorio. Per cercare di aggirare il problema, Foxconn ha assunto 175 ingegneri locali e li ha spediti in Cina per un corso di formazione; saranno, però, necessari più di 200 ingegneri per la gestione dell’impianto di produzione.
Il progetto per la realizzazione dell’impianto, inoltre, è al vaglio dell’amministrazione della città di Jundiaí, dove dovrebbe essere costruito, che sta cercado di verificare tutti i permessi necessari per dare il via libera definitivo a Foxconn e Apple.
Secondo le stime del Ministro, l’impianto consentirà di produrre iPad per distribuirli ai clienti con un prezzo del 40% inferiore rispetto alla versione importata dall’estero. L’impianto dovrebbe consentire la produzione di circa 6 milioni di tablet l’anno e genererà dai 4 ai 5 mila posti di lavoro per la popolazione locale.
Si tratta di un investimento di circa 12 miliardi di dollari che potrebbe essere in parte supportato da investitori esterni procurati dal governo e dalla Brazilian National Development Bank.
Technology and Hack
Tre dipendenti della Foxconn denunciati per aver aver diffuso il design dell’iPad 2 prima della sua uscita
29 Apr
Un bel po’ di mesi fa sul sito alibaba.com erano state pubblicate le foto delle scocche per iPad 2 che ci avevano dato indicazioni sul nuovo dispositivo. Foxconn negò ogni suo possibile legame con la società produttrice dei pezzi in catalogo sul sito. Oggi tre dipendenti sono stati accusati di aver causato il leak delle foto in questione, rivelando così le sembianze del pannello di iPad 2. La stessa Foxconn in realtà iniziò a sospettare di un possibile coinvolgimento di qualcuno al proprio interno, visto che non solo il sito alibaba.com, ma anche altri rivenditori cinesi iniziarono nello stesso periodo a vendere le scocche incriminate. I sospetti di Foxconn sono stati trasmessi alla polizia locale, che il 26 dicembre 2010 ha arrestato i tre impiegati, accusandoli poi ufficialmente per aver violato i segreti dell’azienda lo scorso 23 marzo.
Technology and Hack
iPhone 5 potrebbe avere una memoria da 64GB
9 Mar
Il prossimo iPhone 5 potrebbe arrivare anche nella versione da 64 GB, lo rivela il video di un prototipo di iPhone 4 che sarebbe stato girato direttamente negli stabilimenti di Foxconn in Cina. Il dispositivo mostrato è un iPhone 4 con qualche differenza. L’antenna, per esempio, non mostra tacche di interruzione. All’interno del telefono ci sono 64 GB, vale a dire 59,1 GB disponibili per l’utente che diventano, dopo aver installato iOS, 58,8 GB. L’uscita del modello da 64 GB potrebbe anche segnare il pensionamento del taglio da 16 GB. In fondo, considerando l’aumento delle applicazioni scaricate, un salto di capacità per la memoria di storage sarebbe anche giusto.
Technology and Hack
Alla Foxconn ragazzini costruiscono iPhone
27 Dic
Il giornalista francese Jordan Pouille, corrispondente da Pechino per il periodico francese La Vie, poco prima di Natale è tornato a visitare gli stabilimenti Foxconn di Shenzen, in cui già era stato a giugno. Ne ha scritto sul suo giornale e sul suo blog, ha fatto molte foto e un video. E’ una testimonianza importante e precisa, che mette a nudo qual è il vero problema di Foxconn e che dovrebbe essere letta da chiunque abbia ricevuto in regalo per Natale un iPhone o un altro prodotto marchiato Apple, Nokia, Sony, HP (…).
Pouille racconta le storie di alcuni degli operai-ragazzini di Shenzen. Non c’è sfruttamento di lavoro minorile, ma praticamente tutti i dipendenti che vivono e lavorano nella iPod city hanno un’età compresa fra i 18 e 23 anni. Foxconn non vuole impiegare manodopera più “vecchia”. E’ uno dei parametri che secondo l’azienda del magnate Terry Gou favorisce la produttività, al pari dell’organizzazione scientifica delle fasi di lavoro e alla disciplina militare cui bisogna sottostare per non essere licenziati.
Le condizioni di vita degli operai di Foxconn, ci dice Pouille, sono ampiamente al di sopra della media cinese. Da questo punto di vista i dipendenti di Foxconn possono considerarsi dei privilegiati. La comparsa di negozi per la vendita di gadget elettronici e di noti brand occidentali per le vie dei quartieri dormitorio dimostra come gli operai di questi stabilimenti abbiano guadagnato un nuovo potere d’acquisto. E’ il frutto dei sensibili aumenti che l’azienda ha corrisposto a questi lavoratori da giugno ad oggi, una delle soluzioni tentate da Foxconn per porre fine all’ondata di suicidi che ha sconvolto lo stabilimento di Shenzen nel corso dei primi sei mesi del 2010.
Soluzioni che almeno in alcuni casi Pouille non esista a definire kafkiane. Il servizio di supporto psicologico telefonico istituito dall’azienda è soltanto un call center in cui lavorano alcuni dipendenti senza preparazione specifica, istruiti con un rapido corso di psicologia. Il risultato è che non c’è nessun rapporto fra un operaio e lo psicologo, né tanto meno vi è alcun riserbo professionale su ciò che il dipendente che chiede “aiuto” al centro di supporto psicologico rivela all’operatore.
Tutto va gestito dall’interno per Foxconn, come in un grande alveare. Anche la sicurezza, tanto che spesso chiamando il numero della polizia da un’area ricompresa entro i confini della struttura non è difficile che risponda l’ufficio delle guardie aziendali. E tutto va mantenuto strettamente segreto, controllato e organizzato.
E proprio l’organizzazione ferrea del lavoro, la ripartizione scientifica dei turni, delle mansioni, delle pause dei 300.000 lavoratori è il vero problema di questa enorme megaditta che sforna ogni giorno quantitativi inimmaginabili di prodotti elettronici che finiranno sul mercato occidentale.
Durante il turno di lavoro (13 ore al giorno, straordinari inclusi, per sei giorni la settimana) il lavoratore non ha contatto se non con il proprio superiore e con i pezzi – migliaia – che continuamente deve assemblare. Non c’è scambio umano, se non durante le pause di 10 minuti ogni 2 ore. Le offese e le ingiurie che i capireparto rivolgevano ai lavoratori sono sparite, non più tollerate dopo l’ondata di suicidi, ma sono state sostituite dall’indifferenza e dal silenzio.
La spersonalizzazione del lavoratore continua anche lontano dalle linee, contributo costante ad uno sfruttamento che se non è economico, è almeno psicologico. L’azienda sembra applicarsi con metodo studiato per impedire la socializzazione fra i dipendenti, vista come un rischio per la produttività. Dimostrazione esemplare di questo approccio è ad esempio l’assegnazione dei posti letto nei dormitori. Gli operai non possono sceglierli ma vengono loro impartiti dall’alto, secondo schemi che tendono a minimizzare la possibilità di congiungimento fra persone che già si conoscono o già sono amiche.
L’unico giorno in cui gli operai sono capaci di sorrisi è il loro giorno libero, quando possono spendere i propri guadagni in piaceri che altri loro coetanei, nelle aree rurali da cui vengono, non potrebbero mai permettersi. Sono sorrisi che sfoggiano per le foto che mandano ai genitori, ai quali non vogliono rivelare davvero quali siano le condizioni di lavoro che durante la settimana sono costretti a subire, e agli occhi dei quali vogliono apparire come giovani di successo che hanno deciso di migrare per trovare un lavoro e una situazione migliore di quella da cui sono partiti.
L’affascinante reportage di Jordan Pouille si può leggere su La Vie (in francese, registrazione gratuita necessaria). Un lungo “riassunto” personale dell’autore, in inglese, corredato da numerose fotografie si può leggere invece sul suo blog.
Lo Staff di Technology and Hack Augura Buone Feste!!
Foxconn supera 1 milione di operai
11 Dic
Foxconn ha annunciato di aver superato la soglia di 1 milione di operai nei suoi stabilimenti cinesi. Un numero che non smette di crescere, secondo Louis Woo, dirigente esecutivo presso Foxconn a Shenzhen.
Luis Woo precisa che con l’avvicinarsi del Natale, le assunzioni vanno di buon passo e che gli ordini da parte di Apple non accennano a diminuire. Foxconn prevede di assestarsi su una base di 1,3 milioni di lavoratori entro fine 2011.
Le esportazioni della Cina hanno raggiunto un record il mese scorso, grazie alla crescente richiesta dei mercati occidentali. In ottobre il governo cinese dichiarò che le vendite erano cresciute del 19% rispetto all’anno precedente e che avevano superato 158 miliardi di euro.
Tech&Hack
Un ragazzo ha guadagnato 130.000$ vendendo iPhone 4 bianchi…
17 Nov
Il New York Observer riporta che un ragazzo di soli 17 anni, residente a New York, ha ordinato negli scorsi 6 mesi parti bianche di iPhone 4 da un contatto diretto alla Foxconn e, mettendo assieme i kit per la conversione, ha poi venduto gli iPhone a diversi acquirenti. Vendendo iPhone 4 neri, trasformati in bianchi, in 6 mesi è riuscito a guadagnare 130.000$.
Le cose comunque stavano andando bene, fin quando il ragazzo non ha ricevuto una lettera da un investigatore privato. Il mandante dell’investigatore è voluto restare anonimo, ma molti scommettono che potrebbe provenire proprio da Cupertino. In ogni caso, malgrado queste complicazioni, il ragazzo non abbandonerà il progetto e continuerà ad imbiancare il mondo Apple.
Tech&Hack
Foxconn making 137,000 iPhone 4′s each day
10 Set
BusinessWeek this morning has an interesting read — a profile of the head of Apple’s main iPhone manufacturing partner, Foxconn’s Terry Gou. Gou notes on Apple CEO, Steve Jobs, “I forced him to give me his business card”.
Foxconn now produces 90 iPhone 4′s a minute, 137,000 per day at its Longhua plant. That extrapolates down to 1.5 per second or up to 50 million/year.
“Foxconn founder Terry Gou might be regarded as Henry Ford reincarnated if only a dozen of his workers hadn’t killed themselves this year,” the report observes, before launching into a full-scale exploration of the man whose factories produce more than their fair share of techno-heaven.
The report begins during a celebration (of sorts), where employees and management got together to put on a show to lift damaged morale at the factory, following those suicides which marred the year.
Read it and you’ll find a thorough deconstruction of how Gou built his empire from scratch using cash borrowed from his mother, how Apple and the firm almost parted company over employee conditions in the past, and how Dell cut the cruelest low to no profit manufacturing deals.
On the iPhone 4: “When Apple’s iPhone4 was nearing production, Foxconn and Apple discovered that the metal frame was so specialized that it could be made only by an expensive, low-volume machine usually reserved for prototypes. Apple’s designers wouldn’t budge on their specs, so Gou ordered more than 1,000 of the $20,000 machines from Tokyo-based Fanuc. Most companies have just one.
“Terry is a strong leader with a passion for excellence,” says Tim Cook, Apple’s chief operating officer. “He’s a trusted partner and we are fortunate to work with him.”
Read the rest right here.
Tech&Hack
Alla Foxconn si producono 137 mila iPhone 4 al giorno
10 Set
Foxconn, l’azienda che ormai da anni collabora con Apple per la produzione di diversi dispositivi, fa sapere che al momento vengono realizzati 134.000 iPhone 4 al giorno.
Si tratta di un numero elevato di dispositivi, in pratica circa 90 iPhone al minuto, che fa pensare ad un imminente arrivo di massa anche nel nostro paese, ponendo fine a quella che ormai è diventata una vera e propria caccia all’iPhone 4.
Tech&Hack