Archivio di gennaio 2011
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Che fine ha fatto il primo team Microsoft????
31 Gen
Microsoft oggi è una delle multinazionali più potenti del mondo dell’informatica, con migliaia di collaboratori sparsi in tutto il mondo. Nel 1978 l’azienda era composta solo da 11 dipendenti, ma che fine hanno fatto??? Gizmodo è tornato sulle loro tracce.
Il primo personaggio riconoscibile è Bill Gates che, nonostante una pettinatura che strizza l’occhio agli emo attuali, dimostrava già allora tutti i tratti fisici che l’han reso una delle icone del settore dei computer.Oggi Gates ha lasciato Microsoft nelle mani di Steve Ballmer e si dedica, con un certo successo, alla propria attività di filantropo.
Andrea Lewis, una delle poche inauguratrici di Microsoft che si ritrova anche negli anni ’80. Ha lasciato Redmond, infatti, nel 1983, quando è diventata una scrittrice e una giornalista. La stessa sorte non è toccata a Maria Wood che, nel 1980, decise di intraprendere una causa per discriminazione sessuale contro l’azienda. Bill Gates riuscì a raggiungere un accordo e la donna, quindi, si dedicò completamente alla propria famiglia.
Paul Allen, l’uomo con gli occhiali ritratto in ginocchio sulla destra, non ha proseguito la propria carriera informatica, ma è diventato comunque famoso in tutto il pianeta. È attualmente il trentasettesimo uomo più ricco al mondo grazie a un fiorente business nel mondo degli yacht.
Bob O’Rear è stata una vera e propria celebrità degli anni ’70. Lavorò per molto tempo alla NASA e fece anche parte del gruppo di controllo per lo sbarco sulla Luna. Come Andrea Lewis, ha lasciato Redmond nel 1983, tornando in Texas ed entrando nel direttivo di alcuni piccoli business locali. Sua la ricompilazione di DOS per macchine IBM. Di Basic, invece, se ne occupava Bob Greenberg, che abbandonò l’azienda per dedicarsi al business familiare di produzione di giocattoli.
Marc McDonald è stato il dipendente meno lungimirante. Primo stipendiato di Redmond, nel 1984 decise di abbandonare l’azienda perché non ne aveva colto le incredibili potenzialità. Destino completamente opposto quello di Gordon Letwin, rimasto in Microsoft addirittura fino al 1993 per poi dedicarsi a cause ambientaliste.Steve Wood, invece, sposò Maria Wood e nel 1980 aprì Wireless Service Corp., la prima compagnia di mobile messaging.
Il fato non è stato altrettanto favorevole per Bob Wallace, uscito molto presto da Microsoft per dedicarsi alla ricerca di nuove droghe psichedeliche. È scomparso nel 2002 a seguito di una violenta polmonite. Jim Lane, infine, fu il dipendente più critico di Redmond: dopo aver guidato i primi accordi con Intel, lasciò l’azienda perché si sentiva soffocare dal modello di business di Gates.
Il gruppo si è riunito nel 2008 quando, all’addio di Bill Gates alla propria creatura, tutti insieme decisero di scattare una foto ricordo simile a quella di 30 anni prima.
Technology and Hack
Ultimo giorno per ordinare gli XServe, ma c’è già l’alternativa…
31 Gen
Avete tempo fino a mezzanotte se pensate che un Xserve faccia al caso vostro, Apple ha già annunciato che il 31 gennaio 2011 sarebbe stato l’ultimo giorno di vita di questo anomalo Mac con funzioni server altamente professionali.Anche con il recente rinnovamento del sito Apple elencava ancora sia la versione da 2.900 che 3.470 euro (con singolo e doppio processore Intel Xeon “Nehalem” a 4 nuclei), ma evidentemente gli ultimi ordini saranno evasi personalmente visto che le consegne sono previste in aprile.
Xserve non è stato un prodotto particolarmente fortunato dal settembre 2002 ad oggi, ha attraversato tutte le fasi di Apple ma con poco sostegno tra le aziende che avrebbero potuto essere interessate, addirittura nel novembre 2008 Apple si liberava del responsabile Al Shipp senza sostituirlo.
Da domani resteranno in vendita solo i seguenti server: il Mac Pro da 2.900 euro ed il Mac mini da1.000 euro, per coprire le esigenze “alte” e “basse” della clientela.
Qualcuno è però pronto ad approfittare, forse in collaborazione con Apple, dell’assenza degli Xserve. Active Storage ha rivelato la sua proposta apparentemente alternativa ad Xserve, si chiama ActiveSan. Per maggiori info cliccate qui, invece qui sotto trovate il video introduttivo:
Technology and Hack
Instant Preview di Google in arrivo su safari per iOS
31 Gen
Sembra che Google stia testando una versione mobile della tecnologia che mostra un’anteprima dei risultati della query, la “Instant Previews,” in arrivo su Safari per iOS.
Niente di sconvolgente, probabilmente, ma si tratta senza dubbio di una gradita novità. Ogni volta che digiteremo del testo, in futuro, sotto ai suggerimenti compariranno istantaneamente i risultati della ricerca, che a loro volta potranno essere sfogliati col movimento del pollice come fossero fotografie o tab di Safari. Al momento la funzionalità risulta abilitata a macchia di leopardo: segno che a Mountain View stanno ancora limando e smussando il software.
Technology and Hack
Primo screenshot di Windows 8??
31 Gen
Microsoft è al lavoro su Windows 8, e la conferma arriva da alcuni screenshot apparsi sulla rete e subito condivisi da vari blog. Le immagini sono state rilasciate da un noto insider conosciuto come Zukona, e mostra la fase di installazione del sistema operativo che sostituirà Windows 7.
Bufala o realtà? Non è possibile stabilirlo con certezza. Probabilmente l’autenticità di questi screenshot dipende dal fatto che Zukona ha già pubblicato, in passato, altre immagini riguardanti Internet Explorer 9, Windows 7 e altri prodotti Microsoft.
Dalle prime build apparse, tra cui quella presentata al CES, sembra che Microsoft abbia già completato la Milestone 1 e sia attualmente al lavoro sulla Milestone 2. Seguendo questo ciclo di aggiornamenti, l’azienda di Redmond potrebbe rilasciare una beta pubblica entro la fine del 2011.
Sulle immagini compare la scritta “copyright 2012″, sebbene alcuni rumors indicherebbero il 2013 come data probabile per il lancio di Windows 8. Microsoft considera il suo prossimo sistema operativo come una tappa importante della sua storia, perchè Windows 8 dovrebbe confluire su più dispositivi, dai desktop ai tablet, passando per il cloud computing.
Terchnology and Hack
I Finlandesi chiedono il rimborso dei loro iPhone
30 Gen
In Finlandia, dove temperature rigide e neve sono all’ordine del giorno nel periodo invernale, molti utenti stanno lamentando l’impossibilità di utilizzare correttamente l’iPhone per via del touchscreen capacitivo sul quale, come sappiamo, è impossibile impartire correttamente determinati comandi se si hanno le dita piuttosto fredde. Pertanto, in queste aree, l’associazione dei consumatori ha proposto una class action per ottenere il rimborso completo del terminale.
Principalmente la contesa si basa sulle informazioni date ai clienti dai rivenditori, i quali non dichiarano apertamente i limiti tecnici dell’iPhone. Apple si tutela specificando che il dispositivo è in grado di funzionare correttamente da 0 a 35 °C. Da -20 a 45 °C, invece, non è assicurato il funzionamento dell’iPhone, anche se alcuni utenti riescono ugualmente ad utilizzare l’iPhone anche a temperature molto rigide (sotto zero) o, addirittura, c’è chi, dopo aver smarrito il proprio iPhone, lo ha ritrovato ricoperto di neve ma ancora funzionante.
Il problema principale sembrerebbe quindi essere collegato al display touchscreendell’iPhone che, come tutti sappiamo, è di tipo capacitivo. Questo tipo di tecnologia, infatti, non garantisce un funzionamento ottimale in particolari condizioni, ad esempio proprio in caso di freddo eccessivo, obbligando così l’utente ad indossare degli appositi guanti sulle mani per far si che le proprie dita possano ugualmente trasmettere l’impulso all’iPhone.
Technology and Hack
Zaino per iPad presentato al Macworld 2011
29 Gen
Al Macworld di San Francisco è stato presentato al pubblico un accessorio molto interessante pensato appositamente per l’iPad, l’ Assero Defender.
Si tratta di uno zaino molto particolare che, a differenza delle altre comunissime borse, viene indossato sulla parte anteriore del nostro corpo, garantendo un’ottima protezione per il nostro tablet.
Inoltre, basta aprire l’unica tasca presente per avere un comodo piano d’appoggioper poter utilizzare l’iPad in tutta comodità. Costa 130 dollari.
Technology and Hack
Apple offre lavoro part-time agli studenti universitari americani
29 Gen
Apple sta offrendo una buona possibilità ad alcuni studenti dei college americani. Il programma si chiama Apple At-Home Advisors e permette di lavorare part-time per la società. L’obiettivo degli advisors è quello di offrire assistenza telefonica ai clienti di Apple.
Per tale motivo la società chiede 16 ore settimanali di lavoro che diventano 40 ore settimanali in estate. Il tutto per 10 $ all’ora più l’assicurazione sanitaria e un iMac con cui lavorare. Gli studenti coinvolti possono lavorare direttamente da casa, magari tra uno studio e l’altro. Segue il video di presentazione del progrmma:
Technology and Hack
The Daily uscirà il 2 febbraio
29 Gen
Il 2 febbraio 2011 nascerà The Daily. I rinvii sono terminati, quindi: il quotidiano digitale voluto da Rupert Murdoch è pronto al taglio dei nastri ed un invito mandato alla stampa chiude l’attesa e prelude all’inaugurazione dei prossimi giorni:
Rupert Murdoch sarà affiancato in questo lancio da Eddy Cue, vice presidente Internet Service di Apple. La presenza di Eddy Cue è probabilmente frutto di una sostituzione. Secondo quanto emerso nelle settimane passate, infatti, Steve Jobs avrebbe dovuto partecipare al lancio non soltanto in qualità di comparsa, ma anche nel ruolo di co-protagonista del progetto.
In seguito è avvenuto l’imponderabile: Steve Jobs ha dovuto lasciare temporaneamente le proprie attività in Apple per motivi di salute e così The Daily è stato rinviato a data da destinarsi senza specificare alcun motivo per l’improvvisa proroga.
I problemi sembrano essere ora rientrati. Sul palco, come previsto, ci saranno sia Rupert Murdoch che un rappresentante Apple. Giungerà da loro la spiegazione ultima di ciò che The Daily va a presentare sul mercato, offrendosi in anteprima esclusiva sull’iPad per avvalorare reciprocamente il lavoro congiunto.
Technology and Hack
Rilasciato iTunes 10.1.2
28 Gen
Apple oggi ha rilasciato iTunes 10.1.2, con questo aggiornamento introduce in iTunes la possibilità di riconoscere e sincronizzare il nuovo iPhone 4 CDMA. Questo lascia quindi intendere che, probabilmente, presto questo nuovo dispositivo verrà commercializzato anche in altre aree mondiali e non sarà più esclusiva Verizon. Tra le altre novità di iTunes 10.1.2 vi sono una serie di bug fix e miglioramenti generali delle performance.
Potete aggiornare iTunes sia tramite la funzione “Verifica Aggiornamenti”, sia scaricando la nuova versione cliccando qui
Technology and Hack
Internet chiude in Egitto
28 Gen
Le autorità egiziane hanno fatto quel che nessuno ha mai osato fare: spegnere Internet, interrompere ogni comunicazione, tagliare fuori il paese dalla Rete internazionale fermando altresì le comunicazioni interne. Una scelta radicale e scellerata dettata dal fatto che la comunicazione è ciò che consente ai manifestanti di organizzare la propria rivolta contro il Governo Mubarak.
E se la cosa può apparire per certi versi incredibile, i fatti sembrano dimostrare la bontà delle indicazioni giunge nella notte:la quasi totalità dei provider ha fermato ogni comunicazione, isolando di fatto l’Egitto da Internet impedendovi del tutto l’accesso. Link Egypt, Vodafone/Raya, Telecom Egypt ed Etisalat Misr, i quattro maggiori provider nazionali, hanno spento l’interruttore nelle stesse ore in cui anche gli SMS sono stati interrotti con motivazioni del tutto similari al taglio delle linee verso il Web. Al momento un solo piccolo provider risulta attivo: trattasi di Noor Group, il quale riceve il proprio traffico tramite Telecom Italia Sparkle e che al momento sembra essere attivo, almeno in apparenza, per garantire il proprio servizio all’Egyptian Stock Exchange. Seabone, divisione TI Sparkle, conferma l’assenza di traffico a partire ormai dalla giornata di ieri.
Prima venne una interruzione a macchia di leopardo sui principali social network (Facebook e Twitter), ma la misura non è evidentemente sufficiente al raggiungimento dei fini preposti. Con il crescere della protesta nella piazza è cresciuta così anche la pressione delle istituzioni, fino alla clamorosa decisione di queste ore. Le autorità egiziane negano, ma le verifiche da tutto il mondo consegnano un dato inequivocabile: il black-out è effettivo e pressoché completo, creando una interruzione che va a coinvolgere non soltanto la protesta, ma ogni singola attività che sul Web costruisce il proprio mercato.
Una scelta radicale, quindi, che non potrà lasciare indifferente la comunità internazionale. Spegnendo Internet, infatti, l’Egitto ha formalmente chiuso le porte con l’estero rendendo evidente l’attuale difficoltà interna. Mentre Hosni Mubarak non rassegna le dimissioni sperando ancora di riuscire a soffocare la rivolta con le buone o con le cattive, il silenzio della Rete è un urlo verso la comunità internazionale affinché si faccia qualcosa.
Technology and Hack